La fitoterapia è una pratica medica che sfrutta i principi attivi e le sostanze vegetali delle piante per curare il fisico e il sistema nervoso delle persone. E’ una disciplina di origine antiche che, oggi, è oggetto di interesse da parte della comunità medica e scientifica. Infatti, a differenza dell’omeopatia, la fitoterapia basa il suo approccio sulle evidenze scientifiche che dimostrano le proprietà benefiche delle piante officinali nel trattamento di sintomi e malattie.
Anche nell’orto di casa è possibile coltivare le piante officinali e sfruttare tutte le loro virtù, tramite la preparazione di infusi o impacchi.
Che cos’è la fitoterapia
La fitoterapia è una pratica che si basa su principi scientifici e prevede l’utilizzo terapeutico delle piante, o di estratti vegetali, per la cura del corpo e il benessere delle persone.
Deriva dal greco, phytón therapéia, il cui significato letterale è: cura con la pianta.
Di origine antica, quindi, solo di recente questa pratica terapeutica si è diffusa a livello internazionale, fino a diventare, in alcuni paesi dell’UE, una vera è propria disciplina universitaria parallela alla biomedicina.
La fitoterapia si basa sulle evidenze scientifiche che dimostrano che le piante contengono sostanze curative e principi attivi utili per il benessere dell’uomo.
Tra questi, ricordiamo:
- fenoli e polifenoli
- oli essenziali e resine
- flavonoidi
- glicosidi
- alcammidi
- alcaloidi
Questi principi attivi sono in grado di interferire con il nostro organismo e sviluppare sostanze mediche per la cura di varie problematiche a livello fisiologico o psicologico:
- antimicrobiche
- battericide
- fungicide
- antinfiammatorie
- antiossidanti
- lassative
Esistono tre principali metodi per estrarre tali sostanze dai vegetali:
- estrazione con solventi idroalcolici
- estrazione con solventi ad acqua
- estrazione con solvente a base di olio grasso
- estrazione con solventi non alimentari
- tinture madri
- decotti e infusi
- oleoliti
- estratti a pasta molle o secchi (privati delle dei solventi non alimentari).
In base al tipo di metodo utilizzato si ottengono diversi preparati dalle piante fresche o secche.
Ogni tipologia di sostanza vegetale ha una sua specifica indicazione fitoterapica e contribuisce attivamente al benessere psicofisico degli individui.
Va precisato che, seppur basandosi su evidenze scientifiche, la fitoterapia non è sostitutiva della medicina che utilizza i farmaci. Può, semmai, offrire un sostegno e un valido aiuto durante i percorsi di terapia farmacologica.
La fitoterapia, invece, può essere considerata una valida pratica per uso quotidiano, per il mantenimento del buono stato di salute degli individui e per contrastare lievi disturbi stagionali.
E’ quindi sempre consigliabile consultare un medico prima di assumere le preparazioni vegetali a scopo curativo.
Fitoterapia e omeopatia: differenze
La fitoterapia non va confusa con l’omeopatia.
Infatti, mentre la fitoterapia si basa sulla conoscenza dei principi attivi e le sostanze mediche contenute nelle piante, l’omeopatia propone preparazioni erboristiche che, finora, non hanno dimostrato evidenze scientifiche, ma solo prove riconducibili all’effetto placebo.
Se, infatti, i medicinali fitoterapici vanno prescritti e preparati secondo dosi prescritti dal fitoterapeuta, che è un medico iscritto all’Ordine dei Medici, o dai farmacisti, secondo standard tossicologici definiti per legge, i prodotti omeopatici sono composti a base vegetale, minerale e animale che possiamo trovare in erboristeria e assumere senza prescrizione o indicazione medica.
Un’altra sostanziale differenza tra i due approcci sta proprio nei loro principi fondativi: la fitoterapia si basa sull’applicazione dei componenti contenuti nei vegetali per contrastare i sintomi; l’omeopatia si basa sul principio espresso dalla frase latina “Similia Similibus Curentur”, ovvero: “i simili si curino con i simili”. In pratica, l’omeopatia offre soluzioni terapeutiche per “somiglianza” tra cause ed effetti dei sintomi con alcuni elementi di origine naturale (non solo vegetale).
Fitoterapia: un po’ di storia
Come abbiamo visto, l’origine della definizione risale alla terminologia greca. Ciò prova che già in antichità si studiavano le piante e le loro virtù per curare gli esseri umani.
Probabilmente, già in epoca preistorica, i primi uomini utilizzavano i vegetali per preparare decotti da bere e unguenti per uso topico.
A causa del forte legame dei primi esseri umani e delle prime civiltà con la natura e i suoi elementi, le terapie a base vegetale sono state sempre largamente utilizzate, soprattutto in area occidentale.
Si trovano tracce di preparazioni medicamentose a base vegetale nella Bibbia, negli scritti di Aristotele e di Ippocrate, il primo “medico” nella storia dell’uomo, ma anche nei trattati della civiltà latina, romana e araba.
Altrettanto antiche sono le prime farmacie (apóteke), che sono arrivate fino a noi oggi come luogo di riferimento per la cura di malattie e malesseri.
In Italia, durante il rinascimento, la fitoterapia assume i connotati moderni, quando gli scienziati prendono le distanze dall’alchimia e iniziano a studiare con metodo scientifico le proprietà terapeutiche dei vegetali.
Da allora, fino all’età contemporanea, la storia della fitoterapia si è evoluta insieme alle scoperte scientifiche e alla chimica.
Il termine fitoterapia, per indicare specificatamente questa branca della farmacologia, si trova per la prima volta nel trattato di un medico francese: “Lineamenti di fitoterapia” di Henri Leclerc.
Oggi, questa disciplina acquista sempre più credibilità in ambito medico, tanto che molti specialisti, dopo la laurea, scelgono di specializzarsi ulteriormente in questo settore.
Quali piante sono le più indicate
La fitoterapia, quindi, è una branca della medicina che propone rimedi naturali per la cura e il benessere psicofisico degli individui.
Anche nell’orto di casa, insieme alla verdura, possiamo coltivare le piante medicinali, sfruttate nella fitoterapia per preparare decotti e impacchi a base di erbe, da utilizzare al bisogno.
Ovviamente, nei rimedi fai da te, non vi è processo di sintesi chimica delle molecole, ma si può comunque trarre giovamento dai principi attivi delle piante medicinali, estraendo le sostanze curative tramite l’infusione o l’essiccazione delle parti vegetali che ci interessano.
L’elenco delle piante officinali che possiamo coltivare nel nostro orto è molto lungo, ma possiamo citarne alcune, facili da curare e dai molteplici effetti benefici sui nostri organi e sul sistema nervoso:
- Acacia (ottima per i decotti contro la diarrea)
- Camomilla (per rilassare il corpo, calmare il mal di testa, crampi allo stomaco e per la preparazione di impacchi lenitivi)
- Aglio (antibiotico e antiparassitario naturale)
- Alloro (lenitivo per i dolori muscolari e articolari)
- Aloe Vera (antinfiammatoria e depurativa)
- Calendula (contro i dolori mestruali)
- Lavanda (antistress)
- Malva (favorisce la digestione e contrasta la stipsi)
- Menta (calmante, e antinausea)
- Finocchio (contro la ritenzione idrica e la cellulite)
- Equiseto (coadiuvante contro l’osteoporosi)
- Biancospino (contro ansia e stress)
- Rosmarino (contro influenza, tosse, coaudiva il fegato)
- Salvia (contrasta i sintomi della menopausa)
- Radici di zenzero (contro mal di gola, raffreddore)
Queste sono alcune delle piante officinali e delle erbe aromatiche che potete coltivare a casa, in giardino, in vaso sul balcone, o nell’orto indoor per avere sempre a portata di mano un rimedio efficace contro i problemi più comuni.
Va sempre ricordato, comunque, che la fitoterapia, considerata una “medicina alternativa”, non va sostituita in ogni caso alla medicina tradizionale.
Quando ha effetto
La fitoterapia è una pratica medica che spesso offre molti vantaggi e ottiene eccellenti effetti.
Per capire quando è utile affidarsi ai fitofarmaci, piuttosto che ai farmaci tradizionali, dobbiamo avere chiara la differenza tra i due.
Il fitocomplesso è un mix di sostanze che derivano da diversi vegetali che agiscono ad ampio spettro e hanno un’azione meno invasiva e più tollerabile da parte del corpo umano.
Il farmaco di sintesi, invece, agisce in maniera più mirata ed è più “aggressivo” nei confronti del suo bersaglio.
Alla luce di questa importante differenza, appare chiaro che la fitoterapia ha effetti positivi ed evidenti in caso di disturbi lievi o passeggeri, o come coadiuvante nelle terapie farmacologiche.
I rimedi casalinghi, come decotti, tisane e impacchi possono portare grande giovamento e sono utili per mantenere il benessere psicofisico nella quotidianità.
Per esempio, una tazza di camomilla è senza dubbio più indicata (poiché non ha effetti collaterali) in caso di piccoli disturbi causati da stress o ansia, rispetto a compresse indicate per patologie gravi e complesse di origine psicologica.
Rimedi fai da te
I medicinali fitoterapici vanno acquistati in farmacia su prescrizione o indicazione del medico.
In ogni caso, conoscendo le caratteristiche di base delle piante officinali dell’orto, possiamo sfruttare le nostre risorse per preparare rimedi naturali e casalinghi, adatti per tutta la famiglia (a meno di allergie).
Delle piante officinali e delle erbe aromatiche, in genere, si sfruttano le foglie, i semi o i fiori. Possiamo attingere dalle piante perenni ogni qual volta abbiamo bisogno, mentre, con le piante stagionali, possiamo procedere con l’essiccazione delle parti vegetali che ci interessano.
Coltivare l’orto in casa e sfruttare le sue risorse in cucina è una buona pratica che, oltre che far bene alla salute fisica, ha un comprovato effetto positivo anche sull’umore.
Vi sono diversi modi per sfruttare al meglio le nostre piante officinali:
- Aromatizzazione del cibo
- Preparazione di infusi e decotti
- Preparazione di bevande fresche
- Preparazione di lozioni per corpo e capelli
- Impacchi benefici per la pelle secca, delicata o irritata
Si tratta di rimedi naturali fai da te, facili e veloci da preparare, efficaci e con nessuna, o pochissime, controindicazioni.
In caso di dubbi, e in presenza di allergie, è sempre bene consultare il medico di fiducia e chiedere consigli professionali per poter serenamente sfruttare le risorse del nostro orto.